Il bagno nell'antichità tra riti sacri e pratiche igieniche
Nell'antico Egitto, le persone utilizzavano l'acqua del Nilo per purificarsi, perché considerata sacra. Inoltre, i bagni facevano parte di rituali per la cura del corpo e venivano impiegati anche per scopi terapeutici, aggiungendo erbe e oli essenziali all’acqua.
Nell'antica Roma i bagni pubblici, noti come terme, rappresentavano molto più di un semplice luogo di pulizia e igiene del corpo. Erano, infatti, centri di socializzazione e conversazione. Le terme romane offrivano sale da bagno, saune e vasche con temperature diverse, permettendo ai romani di immergersi in acqua calda o fredda a piacimento. I bagni pubblici furono in grado di accogliere un gran numero di persone e diventarono una parte fondamentale della cultura romana.
Durante il Medioevo, però, l'igiene personale fu trascurata e i bagni persero in parte il loro prestigio. In questo periodo, l'acqua calda non era facilmente accessibile, quindi la maggior parte delle persone usavano metodi alternativi per pulirsi, come erbe o polveri profumate per mascherare gli odori.
Nel Rinascimento, in concomitanza con il rinnovato interesse per la cultura classica, tornò in auge l'uso delle vasche da bagno. Le classi nobili e ricche iniziarono a costruire vasche di grandi dimensioni e sfarzose all'interno delle loro abitazioni, spesso realizzate in pietra o marmo.
Bagni nell'ottocento: il ritorno dell'igiene
Con l'avvento della rivoluzione industriale, le condizioni igieniche migliorarono notevolmente grazie alla disponibilità di acqua corrente nelle case e alla diffusione di sistemi fognari.
Verso la fine del 1800, i bagni domestici divennero una caratteristica comune nelle case delle classi sociali più abbienti. Ciò segnò una svolta significativa nel modo in cui le persone si prendevano cura dell'igiene personale e la produzione di vasche in ghisa smaltata e porcellana aumentò rendendole più accessibili. Le vasche da bagno erano spesso di dimensioni ridotte e posizionate all'interno delle camere da letto.
Bagni nel 1900: l'era moderna dell'igiene
Nel ventesimo secolo, le innovazioni tecnologiche rivoluzionarono ulteriormente il concetto di bagno moderno. Il progresso tecnologico e l'aumento del benessere economico trasformò le vasche da bagno. Furono introdotte vasche leggere in acrilico e, successivamente, intorno agli anni 70, iniziarono a diffondersi anche le vasche idromassaggio. Per saperne di più leggi 👉Storia della vasca da bagno: dalle origini ad oggi
Le origini del water e la sua evoluzione nel tempo
L'idea di un sistema per smaltire i rifiuti umani risale a moltissimo tempo fa. Nelle civiltà antiche, le persone utilizzavano vari metodi rudimentali per i bisogni fisiologici: alcuni usavano buche nel terreno come latrine all'aperto, mentre altri secchi o contenitori, che poi venivano svuotati in luoghi designati.
Con l'evoluzione della civiltà, emersero sistemi più avanzati: nelle antiche città mesopotamiche e nelle civiltà dell'antico Egitto, furono costruite latrine per la comunità, spesso situate al di fuori delle abitazioni.
Nell'antica Roma, nei bagni pubblici non c’erano solo vasche per il lavaggio del corpo ma anche latrine pubbliche. L'impianto idrico di questi bagni era caratterizzato da un canale situato sotto i sedili, che si estendeva lungo il perimetro della stanza. Esso serviva per raccogliere gli escrementi, che venivano poi portati via grazie all'acqua corrente, fino a raggiungere la cloaca più vicina.
I sedili dei bagni pubblici erano realizzati principalmente in pietra o marmo, ma in alcuni casi, venivano utilizzati anche sedili di legno. Davanti ai sedili, scorreva una canaletta che forniva acqua pulita, permettendo alle persone di lavarsi, simile all'utilizzo di un bidet moderno. Per questo scopo, erano disponibili spugne che dopo l'uso, venivano gettate nell'acqua corrente, presumibilmente per essere poi recuperate, lavate e riutilizzate.
L'invenzione del water moderno
L'invenzione del water moderno è attribuita al poeta e inventore inglese Sir John Harington nel 1596. Harington sviluppò un water con uno sciacquone a sifone che consentiva di scaricare l'acqua e i rifiuti nel sistema fognario sottostante. Questa innovazione segnò un notevole passo avanti nelle abitazioni, ma nel corso dei secoli successivi furono molte le modifiche apportate ad esso, fino ad arrivare al gabinetto vero e proprio che abbiamo in casa.
I bagni di ultima generazione hanno subito significative innovazioni tecnologiche e miglioramenti nel design, mirati a offrire maggiore comfort, igiene e funzionalità. Alcune delle principali caratteristiche dei wc di ultima generazione sono:
- Tecnologia touchless: Molte toilette di ultima generazione sono dotate di sensori per attivare lo scarico e il risciacquo senza toccare alcun pulsante o leva. Questa funzionalità aumenta l'igiene e riduce la diffusione di germi e batteri.
- Sedili riscaldati: per offrire un comfort maggiore, specialmente durante i mesi più freddi.
- Funzioni di pulizia automatica: che puliscono il water sia all'interno che all'esterno dopo ogni utilizzo.
- Funzione bidet integrata: regola la temperatura e la pressione dell'acqua per un'igiene personale ottimale.
- Risparmio idrico: Le nuove toilette spesso includono sistemi di scarico a doppia pulsante o tecnologie di risparmio idrico, riducendo il consumo di acqua rispetto ai modelli più datati.
- Integrazione smart: Alcuni wc di ultima generazione sono compatibili con la tecnologia smart e possono essere controllati tramite app mobile, consentendo agli utenti di personalizzare varie impostazioni e ricevere notifiche di manutenzione.
Le innovazioni tecnologiche e i continui cambiamenti nelle esigenze e negli stili di vita delle persone porteranno sicuramente a plasmare un nuovo modo in cui saranno progettati e utilizzati i bagni nelle nostre case e all’orizzonte ci sono già tanti cambiamenti.